Sembra che la cattedrale fosse la seconda, nella Repubblica di Venezia, per dimensioni, dopo la Basilica di San Marco. Oggi restano solo il pavimento, l'angolo di una parete e la base quadrata del campanile. È presente anche una cripta.
I resti sono stati rinvenuti durante diverse campagne di scavo, una dei quali ha coinvolto anche l'Università di Basilea.
Dagli scavi è emerso che la cattedrale è stata costruita su una chiesa preesistente del VI-VII secolo, che a sua volta sorgeva sui resti di un antico sacello paleocristiano.
Di notevole rilievo sono i frammenti del mosaico pavimentale a motivi floreali della prima chiesa del VI-VII secolo .
Dagli scavi è emerso che la cattedrale è stata costruita su una chiesa preesistente del VI-VII secolo, che a sua volta sorgeva sui resti di un antico sacello paleocristiano.
Di notevole rilievo sono i frammenti del mosaico pavimentale a motivi floreali della prima chiesa del VI-VII secolo .
Non si è in grado di ricostruire l'architettura e i decori della facciata (si sa solo che era una facciata a salienti con l'interno a tre navate), né l'altezza e l'aspetto del campanile.
I reperti hanno subito danni irrimediabili durante la prima guerra mondiale (vista la vicinanza al fronte del Piave), anche a causa della costruzione di un fortino (ancora presente) presso l'altare maggiore. Prima di allora la cattedrale conservava ancora intatte le pareti, come testimoniato dai documenti dell'epoca.
Durante i primi scavi, furono rinvenuti numerosi reperti di epoca romana e paleocristiana ma, credendoli sottratti durante la costruzione della chiesa ad altri edifici più antichi come materiali di recupero, vennero esposti nei musei di Altino ed Aquileia. In seguito si dimostrò che questi reperti provenivano proprio dalle Antiche Mura, vista la scoperta delle altre due chiese sottostanti, di epoca precedente.
Anagrafica e contatti
Indirizzo: Via antiche mura, 30016, Jesolo
Informazioni
Non aperto al pubblico
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