Le peschiere sono uno degli elementi più antichi e suggestivi del parco. La loro presenza è già testimoniata dalle fonti iconografiche secentesche e costituivano lo sfondo ideale per feste e banchetti. Lasciato alle spalle il parterre a nord della villa ci si incammina nel parco seguendo un viale bordato da un doppio filare di tigli (Tilia sp.) che costeggia il primo ramo della peschiera. Questa piega poi improvvisamente verso nord ed in questo tratto il doppio filare è formato in prevalenza da frassini (Fraxinus sp.) e alcuni ontani neri (Alnus glutinosa) che hanno sostituito i tigli originari. In prossimità dell'angolo della peschiera si trovano i resti di due cascatelle ornate di rocaille, pietre e rocce usate per abbellimento, che bordavano i due lati di una discesa ad un abbeveratoio.
Alcuni imponenti mascheroni e resti di statue antiche sono collocati ai lati del viale della peschiera. Questo materiale lapideo sarebbe servito per la decorazione dell'ala porticata semicircolare che, secondo il progetto di Paolo Camerini, avrebbe dovuto chiudere l'emiciclo della piazza antistante la villa, ma il progetto non fu mai realizzato. Un canale emissorio dalle peschiere alimenta il vicino lago.
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